AQUILEIA – (Udine)

Percorrendo la strada che da Udine porta verso Grado ci si trova improvvisamente immersi nei resti di un passato glorioso, in un tempo lontano, quando Aquileia era una delle città più importanti dell’Impero romano. Una città colpita dalla furia barbarica di Attila, il re degli Unni, di cui possiamo solo percepire la ricchezza e lo splendore che ci mostrano le sue rovine silenziose. Le colonne del grandioso foro, oggi attraversato da via Giulia Augusta, la strada provinciale che porta in paese, il porto fluviale, unico nel suo genere, con le sue banchine, gli ormeggi per le navi e i suoi magazzini disposti sulle sponde del fiume Natissa ci fanno immaginare la vita frenetica, i rumori, i colori e la vitalità di una folla di gente che qui svolgeva la propria attività commerciale. Basta pensare che allora Aquileia aveva una popolazione di 200.000 persone, contro le 3.500 che ci vivono oggi, una città ricca di botteghe, edifici pubblici, caserme militari e dimore di facoltosi mercanti, abbellite da mosaici e capolavori artistici di enorme valore e di cui si può avere anche solo un’idea percorrendo le sale e passeggiando nel ricchissimo lapidario nel giardino del Museo Archeologico. Qui si rimane davvero sopraffatti dalla quantità e dalla qualità dei mosaici colorati, delle statue, degli apparati architettonici, delle ceramiche, degli oggetti in vetro, delle gemme e dell’ambra per cui Aquileia era famosa fin oltre i confini dell’impero romano.

Un’idea della straordinaria ricchezza che doveva avere di questa città si percepisce varcando l’ingresso della basilica e procedere nella soffusa luce della navata in una lenta processione rapiti dalla varietà delle immagini a mosaico che rivestivano il pavimento dell’antica chiesa patriarcale. Un immenso tappeto di pietra di 760 metri quadrati, dove milioni e milioni di tessere dai colori vivacissimi animano le scene, una sorta di “tableau vivant”, un racconto che lascia senza fiato dove si passa senza soluzione di continuità dagli episodi dell’Antico Testamento, come quello di Giona che fuoriesce dalla balena, il mostro che lo aveva inghiottito, alla figura del buon pastore, dalle personificazioni delle stagioni ai ritratti dei donatori fino a quelle più complesse della simbologia cristiana come la scena della lotta tra il gallo e la tartaruga, che rappresenta il contrasto fra la luce e le tenebre. Entro cornici geometriche ottagonali si riconoscono diversi animali, anche in strane posizione: pesci, un cervo, una gazzella, un coniglio, un ippogrifo, vari uccelli posti su rami, cicogne e perfino un’aragosta su di un albero. Uno straordinario tesoro riscoperto solo agli inizi del’900 che ancora oggi emoziona e stupisce le migliaia di turisti, italiani e stranieri, che viaggiando in tutti i modi, in auto, in bus, a piedi o in bicicletta arrivano in questo luogo e si lasciano affascinare dalla forza narrativa delle immagini di un passato lontano.

Come puoi raggiungere Aquileia

Puoi raggiungere Aquileia prendendo l’autobus extraurbano della SAF, Autoservizi F.V.G., dalla Autostazione di Udine, che dista dalla Stazione ferroviaria circa 200 metri ed è collegata con un sottopassaggio, li si prendono i pullman che da Udine sono diretti a Grado.

da Stazione ferroviaria Udine:

prendi il sottopassaggio e percorri 200 metri fino all’Autostazione dei pullman (foto) dove trovi le partenze dei bus delle Autoservizi F.V.G (SAF S.p.A.). Prendi la linea extraurbana Udine-Palmanova-Cervignano-Aquileia-Udine e in  circa 55 minuti arrivi ad Aquileia alla Fermata Porte (foto) in via Giulia Augusta, una volta scesi in pochi minuti a piedi si arriva all’area archeologica del Foro Romano e in 10 minuti alla Basilica Paleocristina
puoi comprare il biglietto per il pullman alle emettitrici automatiche all’esterno della Stazione FS, nei punti vendita attivi nei Comuni serviti da TPL (biglietterie, edicole, tabacchi, bar ecc.); on line, usando il servizio Up mobile di Banca Sella, nelle fermate urbane e nelle fermate extraurbane
   Tutte le partenze
  controlla bene gli orari di partenza e di ritorno nei giorni festivi, perché le corse sono limitate
  un’alternativa smart è utilizzare la bicicletta, in Friuli esistono diverse possibilità per chi pratica il cicloturismo e preferisce mezzi di trasporto ecosostenibili, Ciclovia Alpe Adria Radweg CAAR, un itinerario ciclabile transfrontaliero che congiunge Salisburgo con Villacco, Udine, Aquileia e Grado. Partendo da Udine e passando per Palmanova, prendendo per Cervignano del Friuli si arriva ad Aquileia, La pista conduce dietro al Foro Romano e in prossimità della Basilica, poi si può proseguire fino a Grado, dove nel periodo primaverile ed estivo si può usufruire anche del servizio Bici-bus molto comodo per ritornare Udine