…altro da sapere

L’antico nome di Porto Torres è Turris Libisonis, la prima colonia romana della Sardegna, che si fregia della titolatura di Colonia Iulia. Secondo la tradizione fu il grande condottiero Giulio Cesare a decidere la fondazione di una Colonia dedotta. Questo significa che da Roma un nucleo di coloni fu inviato in Sardegna per edificare la nuova Città, consentendo agli abitanti della colonia di godere dei diritti esclusivi riservati ai cittadini romani. Grazie alla sua posizione, al centro del quadrante Nord-Ovest del Mar Mediterraneo, Turris Libisonis fu privilegiata nei commerci con l’Iberia e con la Gallia, senza però escludere tutti gli altri ricchi insediamenti del “Mare Nostrum”, termine usato dai romani per definire il bacino del Mediterraneo. Pertanto la città ben presto divenne uno dei centri più attivi e più ricchi, merito soprattutto dei contatti commerciali con Ostia, il porto di Roma. A Ostia nel Piazzale delle Corporazioni è presente un mosaico che conferma la presenza dei “navicilarii turritani” a ricordo degli armatori marittimi che praticavano il commercio.

…lo sapevate che

A Porto Torres ed in tutta la Sardegna è vivo da secoli il culto dei Santi Martiri Turritani Gavino, Proto e Gianuario. Il 3 maggio i simulacri lignei secenteschi raffiguranti i Martiri vengono portati in processione dalla Basilica di San Gavino sino alla chiesa di San Gavino a Mare (Balai Vicino). L’origine di queste processioni è molto antica e va ricercata nella tradizione che ricorda il ritrovamento fatto dal re Comita dei corpi dei Santissimi Martiri Turritani. Ogni anno ormai da tanti secoli si commemora il ritrovamento delle reliquie di cui parla il “Condaghe di San Gavino”. I tre giorni di festeggiamento, che coincidono con la Pentecoste, sono molto intensi, in occasione della “Festa Grande” si susseguono manifestazioni culturali, sportive, di puro intrattenimento, che animano la città.