…nei dintorni

Oltre all’unicità della chiesa della Madonna del Parto, ci sorprende l’ambiente in cui è inserita: in una estensione di poco meno di 1 km – tutta comodamente percorribile a piedi – troviamo il famoso anfiteatro romano di Sutri del I secolo, scavato interamente nel tufo, con una deliziosa forma ovale, velato dal muschio e coronato dai forti lecci della macchia mediterranea che lo circonda, che si può visitare sia all’interno che lungo il perimetro esterno; sopra allo sperone tufaceo che si affaccia sull’anfiteatro, permettendone una vista mozzafiato quasi zenitale, ecco il Bosco Sacro, raggiungibile in pochi minuti lungo una dolce e breve salita: lecceta secolare, luogo di meditazione ideale tra siepi di viburno e corbezzoli, ma anche cammino di rigenerazione fisica lungo il Sentiero Natura “Il Grande Leccio”, con otto stazioni di sosta per altrettanti punti di osservazione; all’esterno del Bosco Sacro, ci accoglie il prezioso Giardino all’Italiana della settecentesca Villa Savorelli con il suo disegno geometrico di siepi di bosso e il gradevole insieme dei motivi decorativi dell’arte topiaria. Spingendoci poco oltre scopriamo una necropoli monumentale di epoca romana con 64 tombe scavate nella roccia su più livelli.

Passeggiando molto piacevolmente per le vie del centro storico, entriamo sicuramente dentro l’edifico medievale che contiene il “Museo del Patrimonium”, che ci ricorda l’anno 728, quando il re longobardo Liutprando cedette a Papa Gregorio II alcuni castelli di questo territorio importanti per la difesa di Roma. Nacque così il Patrimonio di San Pietro, antenato dello Stato della Chiesa, che cambiò per sempre il corso della storia d’Italia.