…altro da sapere
Proprietà della Provincia di Perugia e immersa nel Parco Regionale del Lago Trasimeno, l’isola è un’oasi naturalistica con certificazione ambientale europea, che offre oggi un esempio di gestione basata su criteri di sostenibilità, con coltivazioni solo di agricoltura biologica (gli olivi secolari producono, infatti, un ottimo olio extravergine biologico), impianti di fitodepurazione e sistemi di risparmio energetico, come l’utilizzo dei pannelli solari e il riciclo dell’acqua piovana. Inoltre, è destinata a Parco Scientifico Didattico e Laboratorio Territoriale per lo Sviluppo Sostenibile e, come tale, promuove attività di ricerca, sperimentazione, educazione e turismo ambientale. Sull’isola è possibile dedicarsi all’osservazione degli uccelli acquatici, presenti in gran numero e di rare specie, nonché praticare molti sport; è possibile noleggiare bici, canoe e kayaks, prendere lezioni e organizzare varie tipologie di escursioni e visite guidate, tra cui percorsi naturalistici, culturali, di pesca-turismo, con il silenzioso battello elettrico. La Villa Biagiotti e la fattoria il Poggio possono ospitare gruppi anche numerosi, per cui è possibile organizzare gite collettive o campi scuola.
…lo sapevate che
Il nome deriva probabilmente da polvento, ovvero zona sottovento. Dopo la presenza romana, testimoniata da una struttura in opus reticulatum, la Polvese è citata in un documento dell’817 che la assegna a papa Pasquale I e in un altro, del 1139, con il quale l’isola si affida alla protezione di Perugia. Nel XIII sec. vi abitano 88 famiglie che vivono di pesca e coltivazione agricola e, nel 1482, vi si insediano i monaci olivetani, ma a seguito delle distruzioni conseguenti l’occupazione armata del Granducato di Toscana, nel 1643, l’isola si spopola velocemente. Riserva di caccia di alcune famiglie facoltose, nel 1939, dopo vari passaggi, diviene proprietà di Biagio Biagiotti che vi costruisce l’omonima villa, su progetto dell’architetto Tomaso Buzzi e poi, nel 1959, passa nella disponibilità del Conte Giannino Citterio, che commissiona la piscina al famoso paesaggista romano Pietro Porcinai, che, oltre all’articolato sistema di piscine e vasche ninfei circostanti, posiziona come sdraio fisse delle lastre di pietra arenaria inclinate, probabilmente avanzi dell’antica cava di arenaria. Nel 1973 l’Amministrazione provinciale di Perugia acquista l’intera isola.