Niki de Saint-Phalle ha vissuto per diversi anni nella Sfinge, che definiva “Nume tutelare, ventre divino dal quale rinascere”
Il terreno apparteneva alla famiglia Agnelli e le fu donato da Marella Agnelli
Prima di dedicarsi alle arti visive Niki fu indossatrice e scrittrice: iniziò a dipingere come cura per la depressione e pensò al Giardino dei Tarocchi dopo la visita al Parc Guell di Antoni Gaudi, a Barcellona
Diverse generazioni di artisti si sono formate nel cantiere del giardino: ancora oggi ci sono artisti e artigiani residenti che ne hanno continua cura