…altro da sapere
La chiesa, eretta nel 591 d.c. sui resti di un antico tempio pagano, fu destinata ai monaci dell’ordine di Sant’Equizio Abate, legato alla famiglia Anicia cui S. Gregorio Magno apparteneva, ai quali seguirono, nel corso dei secoli, diversi ordini monastici, tra cui l’ordine cluniacense, intorno al X secolo. La storia del complesso è caratterizzata, poi, da un episodio legato alle incursioni saracene e dalla sua ricostruzione, nel XII secolo, ad opera di San Giovanni da Matera, da cui scaturì l’Ordine monastico degli Eremiti Pulsanensi, detti anche gli “Scalzi”. I lavori terminarono nel 1177 nonostante, nel frattempo, il Santo fosse morto. Così la chiesa abbaziale fu dedicata alla Madonna e sotto il suo altare, furono riposte le spoglie di san Giovanni da Matera. Verso il 1300 l’Ordine dei Pulsanensi si estinse e gli eremiti restanti, rinunciando alla regola di San Giovanni abate, passarono all’Ordine dei Benedettini. Nel 1400 la cura della chiesa passò all’ordine dei monaci celestini e nel 1646 un violento terremoto abbatté il suo prezioso archivio e la biblioteca.
Nel 1806 Giuseppe Bonaparte sottrasse l’abbazia ai monaci e solo nel 1842 grazie al sacerdote Nicola Bisceglia il complesso evitò i continui saccheggiamenti degli ovicoltori della zona. Nel secolo scorso, durante gli anni ’70 la pregevole e riverita icona della Madre di Dio di Pulsano, fu trafugata e tuttora non è stata ritrovata. La pregevole opera è annoverata tra quelle principali della scuola italiano-bizantina, detta dei “Ritardatari”, che riscosse il massimo splendore in Puglia nel 1200.
Nel rispetto della più genuina ed autentica tradizione abbaziale, Pulsano riesce a trasmettere mistero e fascino, coniugando il dinamismo vitale della realtà con l’onirico e fantasioso aspetto contemplativo. Infatti ai ricchi, ma mai sfarzosi, fregi dell’abbazia, fanno da contraltare i meravigliosi affreschi rappresentati sulla nuda roccia. Come è, unico e solenne, il meraviglioso contrasto tra la ricchezza della tradizione storica dell’abbazia e la mistica e silenziosa frugalità delle celle degli eremiti.
…lo sapevate che
Il monastero è dotato di una meravigliosa biblioteca e anche di una foresteria, per un numero limitato di pellegrini che chiedono ospitalità, solo per brevi periodi di ritiro. Nel mese di agosto presso il monastero si tiene un corso pratico d’iconografia, mentre l’8 settembre, durante le celebrazioni della Madonna di Pulsano, i fedeli partendo da Monte Sant’Angelo raggiungono l’abbazia a dorso di asini e muli.
Chi vuole accordarsi per una visita guidata agli eremi può chiamare il numero: 3406726811