… altro da sapere

La storia del castello si snoda su sette secoli: il nucleo originario risale al XII secolo, la prima trasformazione dell’originario fortilizio si deve, dopo il 1646, all’architetto Amedeo di Castellamonte. Nel 1763 il castello fu acquistato dai Savoia come appannaggio del secondogenito di Carlo Emanuele III, Benedetto Maria Maurizio, duca del Chiablese. All’architetto Ignazio Birago di Borgaro si deve il più importante progetto di riqualificazione del complesso. I giardini e il parco, secondo il gusto dell’epoca furono realizzati all’italiana.

Durante la dominazione napoleonica il castello fu trasformato in ospizio.

Nel 1823, rientrato nei possedimenti dei Savoia, vedono la luce gli ultimi interventi di aggiornamento degli appartamenti, voluti dal re Carlo Felice. Lo scultore Giacomo Spalla allestì la Sala Tuscolana, ove sono tuttora collocati i reperti archeologici rinvenuti nella villa Rufinella presso Frascati, proprietà di Carlo Felice e della regina Maria Cristina. Nella seconda metà dell’Ottocento fu riallestita la Galleria Verde e per il parco si abbandonano le geometrie verdi, caratteristiche del giardino all’italiana, per un impianto di gusto romantico visibile ancora oggi. Patrimonio dello Stato dal 1939. Iscritta alla Lista del patrimonio Mondiale Unesco dal 1997 è parte integrante del circuito delle residenze della Casa Reale di Savoia, situate a Torino e nei dintorni, note soprattutto come la “Corona di Delizie”.

…lo sapevate che

Infine una curiosità: il castello, proprio in virtù dei suoi ambienti storici perfettamente conservati, è stato usato come ambientazione per le fiction televisive Maria José, Elisa di Rivombrosa e La bella e la bestia.