…altro da sapere

Intorno all’altare maggiore dell’Abbazia, volendo imitare le grandi chiese dei pellegrinaggi, venne costruito  un deambulatorio, cioè un corridoio a ferro di cavallo, con delle piccole cappelle radiali (a forma di absidi) (foto) che permettevano di pregare, senza disturbare, durante le celebrazioni liturgiche. Ma, a differenza delle chiese che conservano le reliquie di un santo, qui non sono presenti resti di martiri o di santi e la funzione delle “cappellette” è forse solo quella di raccoglimento e di preghiera in ambienti più riservati. Tutto l’interno della chiesa invita alla meditazione in questo sorprendente luogo mistico della campagna marchigiana.

Il “secondo piano” (foto 1, foto 2) ci riserva una sorpresa, una vera “chicca” architettonica rarissima nell’architettura marchigiana: la presenza dei matronei (foto), cioè delle gallerie riservate alle donne. Tutto questo ambiente, soprastante il piano di sotto, era affrescato, ma oggi possiamo ammirare solo le decorazioni dell’abside, con il catino occupato da un Cristo Pantocratore (benedicente) in mandorla, San Giovanni Battista e la Madonna della Misericordia, sotto a cui si collocano fasce narrative con Storie della vita di Gesù (foto); la Madonna con il Bambino e Angeli musicanti, a destra dell’arco trionfale (foto). L’autore è sconosciuto, ma la sua mano si riconosce anche in altri affreschi di alcune chiese marchigiane, databili come questi alla metà del Quattrocento,.

L’esterno non riserva grosse sorprese, se non nella parte absidale: da imponente e severo in mattoni (foto 1, foto 2) sulla facciata e lungo i muri perimetrali, sorprendentemente si fa elegante e quasi lezioso nell’abside (foto): cornici dentellate, archetti pensili, bifore, lesene, motivi a dente di lupo ingentiliscono la rustica muratura laterizia, creando giochi di luci e sfumature di colori sempre diverse a seconda del momento del giorno o della sera.

…lo sapevate che

Il centro storico di Montecosaro (Alto) è un suggestivo borgo intriso di miti e storie tra stregoneria ed alchimia. Il suo lato esoterico è dovuto, tra l’altro, a Casa Laureati, ex residenza di un frate esorcista legato al mito dei Templari prima ed alla Massoneria poi.

Li matti de Monteco’ ” sono un gruppo folkloristico di Montecosaro molto vivace, che si è costituito per tramandare il saltarello, ballo tipico di tutto il maceratese, ma che cambia in ogni paese e che si stava dimenticando.