…altro da sapere

Il nome deriva dall’unione di due termini della lingua tosco-umbra “NOU-KRIA” ovvero “nuova rocca”. Nel periodo dell’occupazione romana è una florida cittadina, come anche nel periodo medievale. Dopo la guerra gotica e la calata dei Longobardi, il paese si arrocca sulla parte più alta del colle creando l’ossatura urbanistica ancora oggi conservata, anche se le devastazioni di Federico II nel 1248 portano ad un borgo quasi tutto ricostruito in epoca medievale. La città è ancora oggi cinta da mura e lungo il limite sud è presente il portico di S. Filippo che affaccia con arcate a tutto sesto verso la vallata, aprendo al passaggio squarci di paesaggio quasi incontaminato.

…lo sapevate che

La principale ricchezza del territorio nocerino è la sua acqua. Sono presenti quattro diverse sorgenti con caratteristiche organolettiche uniche, le cui proprietà sono note da secoli. L’industriale milanese Felice Bisleri (si ricorderà il ricostituente Ferrochina Bisleri), nel XIX secolo, imbottigliava quest’acqua e la esportava fino in America. Ancora oggi lo stabilimento lavora a pieno ritmo e l’acqua è commercializzata in tutto il mondo. Non solo l’acqua, ma anche la terra di Nocera ha grandi proprietà curative, note fin dal IV sec. a.C.