…altro da sapere

Passeggiando lungo le ordinate e ben tenute strade e i suggestivi vicoli della città, ci si imbatte in una incredibile serie di palazzi settecenteschi costruiti da nobili famiglie locali che, pur presentando spesso un rivestimento in semplici mattoni – come da tradizione costruttiva di questi luoghi – sorprendono per la loro quantità e per l’armonia architettonica che ne determina un grande fascino. Alcuni sono visitabili perché al loro interno contengono musei, raccolte civiche, fondazioni ecc. Altri sono aperti in determinati  periodi dell’anno, segnalati puntualmente dai siti istituzionali o dalle associazioni del luogo.

La perla della città di Osimo  – una vera sorpresa per chi non la conosce – è la Cattedrale di San Leopardo, anzi, come viene più sinteticamente chiamata ad Osimo: il Duomo. Monumento insigne, che domina superbo sul centro storico, costruito su preesistenze romane di cui rimangono numerose tracce e risalente nella sua prima edificazione ad epoca precedente all’VIII secolo. Il suo aspetto attuale è databile all’XI-XII secolo.

La cripta ad oratorio ricavata sotto il presbiterio è un gioiello di architettura medioevale, addirittura “firmata” in un concio di pietra sopra l’altare principale dal suo creatore, Mastro Filippo, nel 1191. L’ambiente è molto suggestivo: un bosco di colonne con basi, fusti e capitelli tutti diversi tra loro, ma sapientemente allestito in modo da creare un armonioso insieme di elementi architettonici di epoche e forme differenti. Sotto le arcate, preziosi sarcofagi (foto) contengono personaggi molto importanti per la storia della città: i Santi Martiri osimani del IV secolo, deposti in una cassa di epoca romana scolpita con un’interessantissima scena di caccia; San Vitaliano, San Leopardo.

…lo sapevate che

Il patrono di Osimo è San Giuseppe da Copertino, di cui la città conserva il corpo nella Basilica a lui dedicata. San Giuseppe è il protettore degli studenti, perché era stato un alunno molto somaro, ma dotato di quelle virtù che lo portarono alla santificazione. Presso la sua tomba si recano molti esaminandi e studenti (o le loro mamme), che poi spesso lasciano come ex voto le loro tesi universitarie.

Altra curiosità: gli abitanti di Osimo sono chiamati “Senza Testa”, a causa della presenza delle statue acefale di età romana nell’atrio del Palazzo Comunale!