…altro da sapere
Il Monte Cimino, alto circa 1000 metri, è la vetta più alta nella provincia di Viterbo e ha ricoperto una particolare funzione nell’antichità, almeno a partire dal XII secolo a.C.. In anni recenti un’équipe della cattedra di Protostoria Europea dell’Università Sapienza di Roma ha compiuto ricerche e scavi archeologici mettendo in luce un centro abitato della tarda età del bronzo di notevole importanza e, soprattutto, proprio sulla sommità, considerevoli resti di grandi fuochi accesi ripetutamente nello stesso luogo. L’ipotesi è che la posizione dominante fosse stata ritenuta adatta per riunioni periodiche a carattere territoriale, nel corso delle quali le genti dell’età del bronzo, antenati degli Etruschi, accendevano imponenti falò visibili da tutta la zona. Era il punto di riferimento per importanti rituali che coinvolgevano diverse comunità, come si è verificato nella storia per altre cime di montagne eminenti, ad esempio nel Lazio il Monte Cavo (Mons Albanus), montagna sacra per i Latini e sede di un santuario federale.
Ciò non fa altro che aggiungere fascino a questo luogo particolare, che vi propongo in un’immagine elaborata per un filmato sulla preistoria, come doveva apparire in certe serate nell’età del bronzo…