…nei dintorni
Lasciata l’abbazia il suggestivo percorso diviene magico. Infatti, dislocati in posizioni poco visibili vi sono gli eremi, le celle dei monaci, che rappresentano l’essenza più intima ed emozionante del complesso. Il silenzio sacerdotale e sublime che circonda questi luoghi porta direttamente la mente a rivivere il clima di austerità e povertà in cui i monaci avevano vissuto.
Gli eremi posizionati in luoghi difficilmente accessibili furono adattati dai monaci e dagli anacoreti che spesso potevano accedere alla rispettiva cella solo con scale in pietra e corde legate a carrucole. Gli eremiti che vivevano in queste celle riuscivano con enorme difficoltà a comunicare tra loro per dedicarsi alla preghiera e lavoro collettivo.
I percorsi predefiniti sono oggi 24, e gli eremi ancora adornati di incantevoli affreschi, purtroppo, hanno dovuto subire il vandalismo della modernità e della incultura dei nostri tempi. Le varie celle sono collegate tra loro da una rete viaria di sentieri rupestri e scalinate, nonché da una vera e propria “rete idrica” di canali scavati nella roccia utile a convogliare le acque in cisterne.