…altro da sapere
ll Museo del Tessuto è una delle istituzioni culturali più importanti per lo studio, la conservazione e la valorizzazione della moda e del tessuto, antico e contemporaneo. La sede del Museo è un complesso industriale di grande valore storico-culturale, l’antica Cimatoria Campolmi Leopoldo e C., unica grande fabbrica ottocentesca all’interno delle mura medievali della città.
Oltre a poter ammirarne l’architettura, il cui recupero ha mantenuto inalterate le caratteristiche compositive e spaziali del complesso ottocentesco, al suo interno sono state studiate Sezioni Didattiche per un’ampia offerta culturale (foto) che propongono un ricco programma educativo rivolto a tutte le fasce scolastiche, per avvicinare gli studenti al tessuto, alla moda e al design (foto). A questo scopo sono stati studiati percorsi sensoriali, per scoprire le caratteristiche delle fibre e dei tessuti, o sezioni che affrontano temi di grande attualità, come la moda ecosostenibile o il ruolo dell’immagine nella comunicazione contemporanea.
Il percorso di visita parte dal Locale Caldaia in cui la storia della fabbrica viene illustrata di fronte alla vecchia caldaia Cornovaglia entra nella Sala dei Tessuti Antichi, splendido ambiente voltato su pilastri che ospita l’esposizione dei tessuti provenienti dalle collezioni del museo, per poi entrare in una lunga sala finestrata, l’Area dei Materiali e Processi, che offre un percorso touch please per l’esplorazione e conoscenza del mondo dei tessuti. Al piano superiore, con accesso da una rettilinea scala a due rampe (foto), si accede alla Sala Prato Città Tessile (XII secolo-1950) in cui la storia della produzione tessile pratese viene ripercorsa fin dalle sue origini attraverso le sue tappe più significative: il sistema delle gore, il ruolo del mercante, l’industrializzazione e la nascita delle grandi fabbriche pratesi, il ciclo della lana rigenerata, la produzione militare durante la guerra. Segue ancora la Sala Prato e il Sistema Moda (1960-2000) in cui una installazione multimediale audiovisiva illustra Prato, il tessuto e la moda (1944-oggi). Infine le Sale Mostre Temporanee, due grandi spazi destinati alle esposizioni temporanee che concludono il percorso di visita.
…lo sapevate che
“…io sono pratese, sono orgoglioso di essere pratese e non vorrei essere nato se non fossi stato pratese…”, recita l’epitaffio di Curzio Malaparte, il cui vero nome era Kurt Erich Suckert, grande scrittore, giornalista, sceneggiatore e poeta del Novecento, discusso per le sue idee politiche, autore dei romanzi Kaputt e La Pelle.