…altro da sapere

Il sito di Calcata e le alture circostanti sono stati abitati fin dalla preistoria. Tra le due guerre mondiali il paese fu dichiarato pericolante e gli abitanti originari vennero trasferiti in un nuovo paese su un’altura adiacente. Tra gli anni ’50 e ’60 il borgo, pressoché abbandonato, fu “scoperto” dagli inglesi della British School of Rome, che stavano studiando il territorio dell’Etruria Meridionale e cominciarono ad acquistare le case abbandonate. Dopo di loro sono arrivati altri stranieri, intellettuali, e via via gli abitanti originari sono stati interamente sostituiti da un insieme eterogeneo e internazionale di nuovi residenti, dall’autentica artista Simona Weller, a personalità varie, che hanno soprattutto saputo trasformare ogni spazio o ambiente del borgo in “associazione culturale”, dando vita a una comunità che organizza manifestazioni culturali di ogni genere. E’ possibile acquistare cose, mangiare e persino visitare un micro museo della “Civiltà Contadina” (in via della Pietà n.5, foto).

…lo sapevate che

Nella chiesa del borgo vecchio era custodito un reliquiario (diplomaticamente fatto sparire dopo il Concilio Vaticano II) che secondo la tradizione conteneva i resti della circoncisione di Gesù. La reliquia, proveniente dalla raccolta organizzata in Terra Santa da Elena, madre dell’imperatore Costantino, arrivò a Calcata portata da uno dei lanzichenecchi che nel 1527 saccheggiarono Roma. Il mercenario arrivò a Calcata gravemente ammalato e lì si spense, abbandonando il bottino.