L’AQUILA – (L’Aquila)

La città de L’Aquila, anche oggi che è gravemente ferita dal sisma del 2009, sorprende per la sua bellezza, per la consistenza del proprio patrimonio culturale e per la sua storia epica, unica al modo. Sebbene possa sembrare inconsueto proporre un luogo che ancora combatte per recuperare la propria identità, una visita in questa città non deluderà di certo il viaggiatore che ne subirà tutto il fascino, anche malinconico. La parte del Centro storico che insiste su corso Federico II è stato quasi del tutto restaurata. È possibile quindi passeggiare tranquillamente e visitare alcuni monumenti già restituiti alla comunità, tra i quali San Giuseppe Artigiano e l’Oratorio di San Giuseppe dei Minimi, chiesa barocca a pianta centrale dove sono custodite temporaneamente le spoglie di Celestino V. Addentrarsi nelle strade del centro storico percorribili a piedi ha il sapore di una nuova scoperta e permette di comprendere appieno la grandezza della tragedia che ha colpito questa città. La sua fondazione è singolare: dopo la caduta dell’Impero romano d’Occidente, intorno alla “conca aquilana” si formarono piccoli agglomerati, detti “castelli”, che decisero la fondazione della nuova città, nella prima metà del XIII sec. col patrocinio di Federico II di Svevia. Della fondazione rimane testimonianza nel cosiddetto Diploma di Federico II, documento conservato negli archivi cittadini, in cui si esortano i castelli degli antichi contadi di Amiternum e Forcona a unirsi per formare un unico centro. Controverse sono le notizie riguardanti il numero dei castelli che contribuirono alla fondazione della città: la tradizione vuole che siano stati novantanove e la fontana delle 99 cannelle celebra questo avvenimento con i suoi mascheroni. La città è nota per i personaggi di Pietro da Morrone (Papa Celestino V) e San Bernardino da Siena, sepolti rispettivamente nella Basilica di Santa Maria di Collemaggio (Basilica dalla prima Porta Santa) e nella Basilica di San Bernardino. Più volte distrutta da forti terremoti (1461, 1703 e 2009), rimangono consistenti le testimonianze medievali, tra le quali spiccano le Mura Urbiche con le porte di accesso, recuperate nella loro consistenza originaria proprio a seguito del recente terremoto, rinascimentale, barocco e neoclassico. Tra i monumenti più famosi si segnalano le già citate basiliche di San Bernardino e Collemaggio, quest’ultima considerata il capolavoro del gotico abruzzese oltre che il simbolo della città, la fontana medievale delle 99 cannelle, i palazzi gentilizi settecenteschi del corso Vittorio Emanuele, la Piazza Duomo e il Forte spagnolo. Una segnalazione merita anche la chiesa di San Sisto, fuori dal centro urbano, chiesa fondata nel 1008 e pertanto preesistente la fondazione della città.

Come puoi raggiungere L’Aquila

La città de L’Aquila dista solo poco più di 120 km da Roma ed è molto ben servita da autobus di diverse compagnie che ne assicurano il continuo collegamento, sino a tarda notte, dal piazzale della Stazione Tiburtina di  Roma fino al Terminal bus “Natali” de L’Aquila. Meno frequenti i bus dalle altre città capoluogo dell’Abruzzo, ma comunque ben sufficienti ad organizzare una gita fuori porta. I bus attraversano la città e concludono la corsa al Terminal Bus “Natali”

dal piazzale della Stazione Tiburtina di Roma:

prendi autobus Linea TUA  (servizio pubblico abruzzese) o le altre linee Bus Roma – L’Aquila fino al Terminal bus “Natali” de L’Aquila
Bus Linea TUA  – Tutte le partenze

Linee Bus Roma – L’Aquila – Tutte le partenze

dal piazzale del Terminal bus “Natali” raggiungi il centro a piedi con una camminata di circa 20-25 minuti.
dal Terminal bus “Natali” prendi bus, Linea 1 (puoi vedere la fontana luminosa, il Forte Spagnolo fino a Piazza del Duomo). Per la visita al Munda e alla fontana monumentale delle 99 cannelle prendi bus – linee M11R-19 e tutte le corse con la nota T – fino alla stazione ferroviaria, ubicata nei pressi del complesso della Rivera.
Linea 1  – Tutte le partenze

Luoghi d’interesse – Tutte le partenze